mercoledì 7 ottobre 2009

Piovono i Libri: Ottobre con la Biblioteca Popolare

OTTOBRE 2009
Dove: Biblioteca Comunale
(Via Vincente della Chiostra - Calci - zona Coop)

La Biblioteca Popolare presenta:
"Piovono i Libri"

S
abato 17 - Ore 17.30 Biblioteca Comunale
LA MUSICOTERAPIA
Attività non verbale, se ne può parlare?
Conferenza laboratorio intorno alla musicoterapia per grandi e piccini
Un pomeriggio dedicato all'immaginario diffuso intorno alla
arti-terapie e alla relazione di aiuto mediante l'elemento sonoro.
La conferenza-laboratorio sarà tenuto dal musicoterapeuta
Massimiliano La Capria

Sabato 24 - Ore 17.30 Biblioteca Comunale
Manrico Ducceschi Comandante XI zona eroe partigiano
La Resistenza vissuta da un liberale
Verso la metà degli anni trenta era rispuntato
dalle radici del repubblicanesimo e del radicalismo ottocenteschi un pollone di
"Giustizia e Libertà" con il geometra (..... iotti), l'artigiano (.... .......) ed
altri; dal sottofondo anarchico era riemerso il neo-antifascismo dei comunisti-libertari di
Silvano Fedi, di Mario (Manrico Ducceschi compare per la prima volta) e altri, quasi tutti
studenti del Forteguerri, scoperti e condannati nel 1940 alla galera e al confino. A. Battaglini
Conferenza che affronta la vicenda di eroi dimenticati e casi storici irrisolti
Raccolta e documentata dalla nipote Laura Poggiani.

Domenica 25 - Ore 15.30 Piazza Garibaldi (davanti al Municipio)
Il Risorgimento e la Resistenza per le strade di Calci
da DAGHELA AVANTI UN PASSO diLuciano Bianciardi

Ho scelto come titolo di questo libro le parole del ritornello d'una
vecchia canzone. Vecchia di cent'anni e passa: fu composta e cantata
la prima volta a Milano nel 1859, ed ebbe subito grande successo, in
Lombardia ma anche altrove. La canzone si chiamava « La bella Gigogin
», era, ed è molto graziosa, fresca. Ma non aveva alcun significato
politico, eppure i milanesi vollero avvertire in quel "dàghela avanti
un passo" una specie di invito a marciare, a muoversi, ad andare
avanti. La intonarono i Cacciatori delle Alpi nelle battaglie del '59,
la ripresero i garibaldini durante la spedizione in Sicilia. Anzi, fu
proprio quello l'inno ufficioso dei Mille. E pensare che l'inno
ufficiale lo aveva scritto Garibaldi in persona! Ma i suoi volontari
non ne vollero sapere, e si tennero la loro Gigogin, da Quarto al
Volturno.
Teniamocela dunque anche noi, e che ci porti fortuna, nel rievocare
gli anni in cui si fece l'Italia, doli'insurrezione di Milano alla
breccia di Porta Pia. Non furono anni tristi, men che mai noiosi; anzi
non ci sono nella nostra storia episodi più eroicamente festosi,
coloriti, un poco matti persino, di quelli che vedremo tra poco: lo
sciopero del fumo, la conquista di Porta Tosa, l'incontro di Garibaldi
con Carlo Alberto, la beffa di Corleone, paiono immaginati da un
umorista di acuta fantasia. E proprio la fantasia giovò a vincere
molte di quelle battaglie, specialmente quando furono battaglie
popolari o popolane.
Ecco perché in questo libro, che è poi una breve storia del
Risorgimento, si è dato spazio maggiore a Giuseppe Garibaldi e alla
sua impresa più bella, la spedizione di Sicilia. Garibaldi, nel nostro
Risorgimento, rappresenta l'elemento popolare: a lui va tutta la
simpatia di chi scrive, una simpatia che potrà sembrare partigiana, e
lo è. (prefazione di Luciano Bianciardi)

Un pomeriggio pensato come ad un gioco che, partendo dalla Storia del
Risorgimentosi muoverà nel territorio alla ricerca dei personaggi
risorgimentali e della resistenza che hanno dato titolo alle strade
del Paese. Un modo per far tornare alla vita nomi dimenticati e
momenti storici importanti nella realizzazione della nostra Nazione.

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