Chiesa di S.Agostino a Nicosia di Calci
La tradizione dei grandi presepi a Calci si rinnova con quello di Nicosia, molto suggestivo. Viene costruito, ogni anno diverso, all’interno della chiesa, unica parte restaurata di questo grande convento abbandonato. E’ stato definito “Il Presepio che cresce” perché ogni anno vede aggiungersi nuovi personaggi e nuove ambientazioni. I personaggi, alti 70 centimetri circa, hanno le parti visibili in gesso, lavorato e pitturato pezzo per pezzo, e sono rivestiti con abiti veri, realizzati ricercando tessuti adatti al luogo e all’epoca.
Il Presepio di Nicosia è un Presepio giovane, nato col Natale 1999. E’ costruito interamente a mano ed ambientato in Palestina. Il primo anno è iniziato con la realizzazione di soli tre personaggi che però rappresentavano il cuore, il significato più profondo della Natività: Maria, Giuseppe ed il piccolo Gesù. Anno dopo anno si è arricchito di tre ragazzini con i doni per Gesù, dei Re Magi e dell’Angelo del Signore, della donna che va ad attingere l’acqua al pozzo, di due pastori nella capanna con il loro gregge. Il 2004 ha visto il realizzarsi dell’abitazione di una famiglia. Mentre il babbo lavora al suo banco di falegname, il bambino più grandicello gioca, la mamma prepara il pane e intanto dà un’occhiata alla bambina più piccola; poi la scelta era caduta sulla raccolta delle olive e la loro frangitura. La tradizione della coltivazione dell’olivo univa così la terra dove Gesù aveva scelto di nascere con la nostra terra. L’anno successivo la rappresentazione dei lavori manuali era continuata con l’arrivo del vasaio e della filatrice di lana. L’anno successivo è stato il turno della lavandaia e del pescatore, per poi passare allo scalpellino e alla donna che prepara il formaggio. Anche per quest’anno è previsto un ulteriore accrescimento del Presepio che, però, dovrà essere una sorpresa per tutti.
I personaggi e le parti scenografiche sono interamente realizzati da due sorelle calcesane che, per il montaggio ricevono un valido aiuto da molti altri componenti della comunità parrocchiale. La loro speranza è di poter proseguire, anno dopo anno, nella costruzione del Presepio, fino ad arrivare ad avere una visione completa della vita nell’anno zero.
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