la Compagnia di Calci per ricordare la data del 29 agosto 1315 quando i pisani sconfissero i fiorentini, i pratesi, i senesi, tutti gli alleati della Lega Guelfa nella Battaglia di Montecatini, organizza una passeggiata dibattito sulla Zambra di Castelmaggiore, andremo dalla Pieve a Corte Gargini, parleremo della salute e della captazione delle acque, di siccità, del depuratore di Fra le Zambre, e di tutti gli altri temi che riguardano i corsi d'acqua di Calci. ritrovo e partenza ore 21.00 sul Ponte di via Roma.La giornata è inserita nel Progetto di democrazia partecipativa "Quale futuro per la Zambra?"
http://www.zambracalci.it/
Il
29 agosto è la ricorrenza della Battaglia di Montecatini, evento che
segnò una strepitosa vittoria di Pisa contro Firenze. Tale battaglia
ebbe luogo nel 1315, quindi dopo la sconfitta della Meloria (1284), a
dimostrazione che nel post Meloria Pisa era ancora potente e rispettata,
al contrario di quanto pensano ancor oggi ignoranti e detrattori.
La
nostra associazione ha pensato di dedicare a questa vittoria alfea
l'Orazione Storica che si è tenuta nella chiesa di San Sisto in Corte
Vecchia, lo scorso 6 agosto, in occasione della consueta celebrazione
de Lo Die di Santo Sisto.
Ma
veniamo all'evento storico in oggetto. Nel 1315 era Capitano del popolo
e Podestà di Pisa Uguccion della Faggiola, già Governatore di Genova
come Vicario Imperiale: uno dei più valorosi condottieri Ghibellini,
temutissimo per il suo gran valore.
Dopo
varie fortunate imprese fu nominato Capitano Supremo di Guerra per
dieci anni, riuscendo ad ottenere una pace separata con Lucca, nemica di
Pisa, il 25 Aprile 1314. Firenze, anch’essa ovviamente nemica dei
Pisani, si allarmò ed in breve tempo riuscì a fare in modo che Lucca si
ribellasse. Questo fatto indusse Uguccion della Faggiola ad occupare la
città ribelle e molte altre città e territori guelfi. Ciò scatenò la
reazione di Firenze e dei suoi alleati guelfi che si organizzarono in
una lega contrapposta a quella ghibellina.
Si
arrivò dunque alla durissima battaglia nei pressi di Montecatini, il 29
agosto 1315. Nonostante l’inferiorità numerica, i Pisani e gli alleati
sbaragliarono l’esercito fiorentino, grazie al proprio valore,
all’astuzia di Uguccione, ai Cavalieri tedeschi comandati da un cugino
dell’Imperatore Arrigo VII di Lussemburgo (morto due anni prima) e
soprattutto ai famosi e micidiali Balestrieri della Repubblica Pisana,
che fecero una strage di nemici. Molti fiorentini, in fuga disordinata,
morirono annegati nella palude di Fucecchio. Tra i caduti pisani celebri
si annovera Francesco della Faggiola, figlio di Uguccione, che fu poi
sepolto in un sarcofago nel Campo Santo Monumentale alfeo, mentre ai
cavalieri teutonici che combatterono al fianco dei pisani fu dedicata la
chiesa di San Giorgio, detta “ai Tedeschi”, posta in via Santa Maria a
pochi passi dalla Piazza del Duomo.
La
Battaglia di Montecatini segnò così una strepitosa vittoria per Pisa e
le truppe Ghibelline, e Firenze dovette pagare una cifra enorme per
riscattare le migliaia di prigionieri e soprattutto per evitare di
essere invasa e distrutta dai Pisani. Cosa che se fosse successa avrebbe
sicuramente ribaltato la storia toscana e italiana. (testo g.c. da Federico Bonucci di Pisa)